Questa corrente d’aria, come eliminarla?

Le finestre sono chiuse, la porta sprangata.

E tuttavia l’aria filtra, striscia e spia.

Mi avvolge. Mi penetra dentro e mi raggela.

Da dove viene e dove va? Ucciderla.

Come fosse lo stoppino d’una candela

e lasciarla contorta, nera, per terra, come un serpente morto, la testa schiacciata,

con il suo sangue gelido in una pozza minuscola, immonda e vischiosa.

Un soffio che uccida questo fiato freddo che mi attraversa la spalla,

alito esterno, del mondo che mi ascolta,

questo freddo creato apposta contro di me.

Quest’aria, assassinarla. Soffiare, e che resti senza vita.

Come è bello dire: uccidere una candela!

Ma questa corrente d’aria, come ucciderla, lei che mi sta uccidendo?